Sono conscio della difficoltà nel comprendere cosa sia l'anarchia quindi spero che chiunque legga lo faccia in modo più possibile costruttivo e non di contrasto.
Mi scuso preventivamente con qualcuno che ne sa veramente di anarchia, per svarioni che potrei scrivere, per una conoscenza più approfondita dell'anarchia consiglio di leggere wikipedia e in particolare anrcopedia (ma wikipedia da una buona visione generale). Quanto segue è filtrato dalla mia conoscenza (scarsa a dire il vero) e dal mio modo di pensare. Per puri dati oggettivi, rifarsi ai precedenti link).
Prima di iniziare il discorso che voglio fare è bene tenere presente una cosa fondamentale: l'anarchia non è caos. Anarchia non vuol dire che ognuno fa quello che vuole ecc. Semplicemente dall'etimologia della parola, dal greco, significa assenza di dominio, di governo.
Questa è la prima cosa importante da capire dell'anarchia.
C'è assenza di un governo, ma non assenza di leggi: " L'esistenza di regole e convenzioni sociali nell'anarchia non è esclusa a priori a patto che le regole e le convenzioni vengano liberamente determinate e accettate dalla comunità interessata e non rappresentino un'imposizione derivante dal maggiore potere di alcuni rispetto agli altri." (cit wikipedia)
Quindi le regole a cui i membri della collettività ubbidiscono, sono decise da tutta la collettività stessa, e non da suoi pochi "rappresentanti".
In particolare una società è un insieme di differenti associazioni, e può definirsi anarchica se presenta 3 diritti fondamentali:
il diritto di associarsi
il diritto di uscire da un'associazione
il diritto di espellere un membro da un'associazione
Questo significa che chiunque può fondare una associazione o gruppo e ognuno può associarsi a qualsiasi gruppo voglia (a meno che non infranga il terzo diritto). Questo oggi non esiste perchè se consideriamo ogni stato una associazione io non sono libero di entrare a far parte di un'altra nazione.
Inoltre posso uscire in qualsiasi momento da una associazione. Se fino a quel momento mi sono trovato bene in quella associazione, ma i membri vogliono una legge che invece io non voglio, e io sono l'unico a non volerla, posso anche uscire dal gruppo e entrare in un altro più simile a ciò che voglio io. Anche questo ora non è possibile, se io preferisco il governo tedesco, non è possibile per me decidere di smettere di essere italiano e andare a vivere in Germania.
Infine è possibile che un membro di una associazione non rispetti le regole che anche esso ha votato, quindi può essere allontanato, e si può cercare quindi un'altra associazione. Anche questo non è valido oggi. Se oggigiorno una persona non rispetta le regole che altri hanno deciso non viene allontanato, ma imprigionato.
"Una società anarchica non è perciò una società del consenso più o meno estorto o indotto, ma una società continuamente rigenerata dall'accordo. Secondo il pensiero anarchico solo la libertà può generare la libertà, solo la giustizia genera giustizia." (cit wikipedia)
A questo punto uno si potrebbe chiedere: "e ma allora i terroristi, e tutti gli anarchici che hanno messo bombe o quant'altro?"
Indipendentemente dal contesto, è ovvio che non è possibile ora come ora passare da una società quasi dittatoriale come quelle che si trovano oggigiorno (in modo più o meno evidente in ogni paese anche in quelli occidentali considerati democratici), a una società anarchica, così da un giorno all'altro. E' ovvio che chi governa (tramite la politica, tramite l'economia ecc) sarà ben deciso nel mantenimento del proprio controllo e del proprio potere sugli altri per i propri interessi (anche qui in italia gli esempi sono lampanti in ogni schieramente politico).
L'anarchia si ottiene mediante due fasi: la prima di confusione (portata avanti dai distruttori), il cui compito è scardinare l'ingiusta società attuale. Questo è ciò che viene comunemente inteso come anarchia, ma è errato, in quanto questa è solo una frase transitoria e di preparazione per la fase successiva, cioè quella dell'ordine. In questa fase si ha che "le persone si rendono conto della loro capacità di autogovernarsi e vivere in armonia, mediante aiuti reciproci, al di fuori di dinamiche autoritarie e gerarchiche" (cit wikipedia). Alcune persone credono che si possa arrivare a questa fase senza passare dalla prima, tramite graduali riforme. Come ho già scritto in un altro post, non concordo con questa ottimistica visione, anche se sarebbe bellissimo.
Ciò che terrei a ribadire è il concetto per cui l'anarchia non è caos, e nell'anarchia esistono regole, ma queste regole sono decise da tutta la collettività e non da una ristretta minoranza.
Chiudo qui la prima parte, sperando che sia un po' più chiaro cosa sia e non sia l'anarchia, e consiglio una lettura di wkipedia.